lunedì 4 marzo 2013

Hell's Angels - Sin-ichi Hiromoto

Visto che il post su Furuba non vuole proprio venire fuori, ecco qui una mini-recensione su un manga davvero fuori di testa :D

Hell's Angels inizia con una liceale in ritardo, che corre verso la scuola nel tentativo di non farsi chiudere fuori dai cancelli proprio il primo giorno. Arrivata ad un attraversamento pedonale si accorge di un gattino nero che sta per essere investito e lo salva. Peccato che due secondi dopo sia proprio lei ad essere presa in pieno da un camion.
Rinne, è questo il nome della nostra liceale, sembra non accusare il colpo, tant'è che si rialza e si rimette a correre, varcando appena in tempo i cancelli della scuola.
Peccato che, appena entra in classe, si rende conto di non essere più nella sua realtà, bensì all'inferno!

Hellvis <3
La storia ruota, almeno inizialmente, sui tentativi di Rinne di tornare a casa, tra partite di pallavolo che nemmeno Mila, cani zombie e presidenti del consiglio studentesco davvero misteriosi.
Presto la nostra protagonista si renderà conto che qualcosa non quadra nel comportamento del preside Hellvis (sì, ha la pitta e i vesititi attillati come Elvis xD) e che la scuola nasconde un segreto legato al primo omicidio della storia dell'umanità. Sì, sto parlando di Caino e Abele.

Non voglio dire di più sulla trama in se, che merita di essere scoperta leggendo (tanto l'impegno è breve, sono solo tre numeri); quello che secondo me è degno di nota è la determinazione della protagonista nel perseguire il suo fine, quello di tornare a casa, che riuscirà a trasmettere anche agli altri studenti della scuola infernale. Il messaggio è chiaro: si è artefici del proprio destino e dare la colpa agli altri per i propri fallimenti è (quasi) sempre sbagliato; è una banalità? Pazienza, è pur sempre un fumetto che non pretende di diventare la bibbia o di svelare i misteri della vita, ma che cerca di trasmettere un messaggio positivo.

L'umorismo della serie è abbastanza delirante, ma ho apprezzato particolarmente il fatto che l'autore riprenda un avvenimento biblico e lo rimaneggi considerandolo alla stregua di tutte le altre mitologie, atteggiamento che ho incontrato spesso nei manga.

Il tratto è molto particolare, "sporco" ma nel contempo curato, specialmente per quanto riguarda le diavolesse super sexy che popolano la classe di Rinne; a tratti mi ha ricordato il Burton delle illustrazioni del "Bambino Ostrica", con tutti quegli spunzoni, punti di sutura e affini.

L'edizione Starcomics è di buona qualità: i volumi non perdono le pagine nonostante abbiano ormai qualche anno (il primo è uscito nel 2004) e l'inchiostro non resta sulle dita, il che è una gran cosa se si pensa che buona parte delle tavole ha un sacco di nero.

Un manga leggero, adatto per passare un paio d'orette di relax, senza però essere stupido.

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