martedì 19 marzo 2013

Ultime letture libresche

 E rieccomi qua, dopo essere sopravvissuta a Sorgo Rosso e aver infilato Mo Yan nell'elenco di quelli da leggere una volta all'anno e non di più, insieme a Saramago <3 Non ho alcuna intenzione di parlare di questo libro, non credo di averne i mezzi, in realtà non ne ho proprio voglia ò_ò
Invece voglio parlare di altri due libri che ho finito questo mese, ovvero Selina Penaluna di Jan Page e Splintered di A.G. Howard.

Partiamo dal primo. Selina Penaluna è una sirena. Per lo meno, questo è quello che le ha sempre raccontato sua madre, prima di abbandonarla inisieme ad un padre alcolizzato. Selina è bionda, ha gli occhi viola ed una pelle chiarissima. Selina è bella in modo selvaggio, con i capelli lunghissimi sempre annodati e l'aria di chi non si ritrova nelle restrizioni della società in cui vive.
Ellen e Jack sono due gemelli londinesi, costretti a rifugiarsi in Cornovaglia per sfuggire alle bombe tedesche (siamo negli ultimi anni della II° guerra mondiale)
Ellen si sforza in tutti i modi di compiacere la famiglia che l'ha accolta assieme a suo fratello, diventa una figlia perfetta; Jack invece rifiuta qualsiasi gentilezza gli venga offerta, vuole tornare a casa sua, riabbracciare i suoi veri genitori.
Un giorno, Jack e Ellen incontrano Selina e da questo incontro scaturiranno sentimenti fortissimi e incontrollabili.
Quando ho inziato questo libro sinceramente non sapevo cosa aspettarmi: dalla quarta di copertina sembra quasi un fantasy che parla di sirene, mentre più si va avanti nella storia e più ci si rende conto che il vero fulcro della narrazione è il rapporto che si crea tra i tre protagonisti. Jack si innamora perdutamente di Selina, mentre Ellen è gelosa, la teme perchè sente che lei potrebbe portarle via il fratello. La conclusione non ve la dico, ma si può immaginare. Selina è un personaggio che mi ha fatto tanta tristezza; se fosse vissuta qualche secolo prima probabilmente l'avrebbero bruciata su un rogo, ma anche "l'era moderna" la bolla come una poco di buono senza indagare davvero su chi sia.
E' più difficile affezionarsi ad Ellen, ma il suo punto di vista è comprensibile e le sue reazioni sono credibili per un'adolescente che ha perso tutti i punti di riferimento.
Bello davvero, anche se ti lascia dentro un po' di malinconia.

Il secondo titolo citato è un retelling di Alice nel Paese delle Meraviglie. Confesso che l'ho comprato dopo essere stata folgorata dalla copertina; il fatto che su BookDepository costasse 8€ ha fatto il resto.
Veniamo alla trama: Alyssa è una discendente di Alice Liddel, la bambina che ispirò a Lewis Carrol il suo libro più famoso. Peccato che lei farebbe di tutto pur di cancellare questa parentela, che, oltre a procurarle continue prese in giro dai compagni (io in realtà avrei quasi voluto un autografo, ma vabbè) le è costata anche la possibilità di stare vicina alla madre, internata in una clinica psichiatrica. Il vero dramma viene quando anche Alyssa comincia ad avere gli stessi sintomi della madre: sente le voci di insetti e piante e ha strane visioni che sembrano somigliare davvero tanto al mondo di Carrol. Per liberarsene (e per salvare la madre da trattamenti sempre più invasivi) dovrà affrontare le sue paure e scoprire che forse, Carroll non si era inventato nulla.
Sì, lo so, non se ne può più di Alice,del Cappellaio e dello Stregatto, ce li hanno proposti in tutte le salse possibili, libri, fumetti, film, animazione e dio solo sa cos'altro; però questo libro è riuscito ad appassionarmi.
Innanzitutto Alyssa non è una palla infinita come certe protagoniste che si piangono addosso, aspetttano di essere salvate o stanno tre libri a rimuginare sui propri sentimenti per poi fare la scelta più ovvia (mi senti Katniss? Ce l'ho con te!); la nostra eroina affronta le sfide che le si parano davanti con coraggio, ma al contempo si appoggia a Jeb, l'immancabile bravo ragazzo, che l'aiuta a farsi forza nei momenti più difficili.
Ovviamente, come in ogni Young Adult che si rispetti, c'è anche il bel tenebroso che tira le fila di tutto, ma che è anche innamorato della protagonista (anzi, nel caso di Morpheus sono addirittura amici d'infanzia! Pare proprio uno shoujo manga xD) Il fatto che Alyssa non voglia per forza fare tutto da se mi è piaciuto molto: nella vita non procediamo quasi mai da soli e appoggiarsi agli altri nei momenti difficili non è sintomo di debolezza (sempre se non diventa un'abitudine)
Una nota a parte per l'ambientazione: la Wonderland dell'autrice deve parecchio al film di Burton, ma non è una scopiazzatuara spudarata, anzi, è una bella rielaborazione che io ho apprezzato molto di più.
Unica pecca del libro, per ora si trova solo in inglese, essendo uscito da pochi mesi. Lo consiglio agli anglofoni appassionati di Alice <3

1 commento:

  1. ohhhhh qualcuno ke ha letto selina penaluna: a me è piaciuto molto, non 1 dei soliti young adult. quando penso a qst libro ..... malinconia è il termine adatto per descrivere le sensazioni che mi ha lasciato

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